La produttività è spesso soggettiva ed ogni persona ha un suo percorso, che spesso richiede molto tempo, per arrivare ad un assetto idoneo alle proprie esigenze.
Ho deciso di condividere ed esporre i principi che mi hanno guidato verso una maggiore produttività ed organizzazione. La mia esperienza personale nel campo dell’autogestione si basa su pilastri fondamentali: semplicità e flessibilità, direzione e funzionalità.
Spero che quelli che, attualmente, considero punti fermi per ottimizzare la mia produttività possano essere di utilità e di spunto per chi sta ancora cercando un metodo conforme alle proprie necessità lavorative o che vuole migliorare l‘attuale approccio.
Strategia generale
- Decidere la meta: È fondamentale avere una visione chiara di ciò che si vuole raggiungere. Questo non solo fornisce una direzione ma anche un senso di scopo.
- Piano d’azione concreto: Una volta definito l’obiettivo, è cruciale stabilire un piano d’azione dettagliato. Questo piano deve essere realistico e fattibile, tenendo conto delle risorse disponibili e dei limiti personali.
- Verifica dei progressi: È importante monitorare periodicamente i progressi verso il raggiungimento dell’obiettivo. Questo aiuta a rimanere concentrati e motivati. Reputo basilare ricordarsi che tutto quello che non è misurabile è solo inutile oltre ad essere di ostacolo ad ogni tipo di attività.
- Aggiustare la rotta: Se necessario, non esitare a rivedere il piano d’azione. La flessibilità è essenziale per adattarsi a circostanze impreviste o cambiamenti di scenario.
Ogni settimana, effettuo un check per valutare quello che ha funzionato e gli aspetti che non hanno funzionato, su queste basi, adatto la mia strategia. Credo fermamente che l’impegno costante, anche nei giorni in cui la fiducia vacilla, sia la chiave per il successo.
Organizzazione, autodisciplina ed ordine
Questi tre elementi sono fondamentali per raggiungere qualsiasi obiettivo. L’organizzazione mi permette di avere una visione chiara di quello che deve essere fatto, l’autodisciplina mi aiuta a rimanere sul percorso stabilito e l’ordine rende il mio ambiente di lavoro più efficace e meno stressante.
Attività decisionale
La presa di decisioni è un aspetto critico nella gestione della produttività lavorativa. Il mio approccio è strutturato nel seguente modo:
- Raccolta informazioni: Prima di prendere una decisione, mi informo il più possibile sull’argomento.
- Consultazione con esperti: Cerco consigli e opinioni da persone con una esperienza specifica.
- Analisi approfondita: Dedico del tempo all’analisi delle informazioni raccolte.
- Distanziamento: Mi distacco per un periodo di tempo (solitamente una settimana) da tutti dati a mia disposizione, permettendo alla mia mente di elaborare le informazioni in modo più chiaro e senza farmi sopraffare dall‘entusiasmo dell‘impulsività.
- Decisione singola: Affronto una decisione alla volta, concentrando tutte le mie energie su di essa.
- Momento ottimale: Preferisco prendere decisioni importanti al mattino, quando la mente è più riposata.
- Evitare momenti inopportuni: Evito di prendere decisioni importanti il venerdì o nel weekend, quando la mente è più incline al relax.
- Razionalità: Non lasciarmi trasportare dalle emozioni è essenziale per una decisione ponderata.
- Analisi dei rischi: Considero attentamente i potenziali rischi associati a ogni decisione.
- Distinzione tra decisione e risultato: Ricordo che la decisione presa e il risultato ottenuto possono non essere direttamente correlati.
- Strategie di successo e mitigazione dei rischi: Implemento strategie per massimizzare le probabilità di una buona riuscita delle mie attività relative all‘obiettivo finale e per ridurre i rischi.
Come agire
- Osare: Affronto le sfide con coraggio, evitando il rimpianto del “e se avessi…?”.
- Azione senza timore: Agisco senza paura, superando gli ostacoli con determinazione.
- Passione ed entusiasmo: Mi dedico alle attività che mi appassionano, trasmettendo il mio entusiasmo anche ai miei collaboratori e clienti.
- Nuove prospettive: Cerco di vedere le cose da angolazioni diverse, evitando di rimanere intrappolato in una visione unidimensionale.
- No alle scuse: Evito di trovare scuse, affrontando le sfide con onestà e integrità.
Se ti chiedi se ci riesco sempre a tenere alto il focus su ogni punto di “Come agire”, la risposta è a volte no, ma sono certo che senza questa forma mentis sarebbe molto più alta la percentuale di insuccesso.
Attività complementari (Da non sottovalutare)
- L’importanza del riposo: Riconosco che il riposo e la rigenerazione sono tanto importanti quanto il lavoro. Pause regolari e momenti di distacco sono fondamentali per mantenere un alto livello di energia e creatività.
- Oltre la produttività: La ricerca ossessiva della produttività può essere una distrazione. È più importante concentrarsi su attività significative ed appaganti.
- La forza della costanza: La regolarità nel perseguire obiettivi e impegni quotidiani è più efficace di sforzi sporadici ma intensi.
- Focus sul presente: Concentrarmi su un giorno alla volta mi permette di rimanere ancorato al momento presente.
- Feedback costante: Chiedo regolarmente feedback per migliorare e crescere sia professionalmente che personalmente.
In questo percorso verso una maggiore efficienza e realizzazione professionale, ho imparato che la chiave non sta nell’essere sempre produttivi, ma nell’essere strategicamente produttivi, sapendo quando spingere e quando rallentare. È un equilibrio delicato, ma fondamentale.